Paestum, nota anche come Pesto, è un’antica città della Magna Grecia chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima ad Atena ed Era. Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i romani, il nome di Paestum. L’estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana.
L’area archeologica di Paestum, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 1988 è circondata da una cinta muraria, che anche se non si preserva per tutta la sua altezza, è uno dei circuiti difensivi meglio conservati in Magna Grecia.
I famosi templi sorgono nella parte centrale della città, che si estende per oltre 120 ettari. I tre templi greci di Paestum, costruiti tra VI e V sec. a.C., sono insieme a quelli di Atene ed Agrigento gli edifici templari meglio conservati dall’età classica. Questi grandi edifici costituiscono uno straordinario esempio di stile dorico.
Il Tempio di Hera, risalente al VI sec. a.C., è il più antico.
Il Tempio di Nettuno (V sec. a.C), si presenta come una grandiosa costruzione in travertino, di un caldo colore dorato che varia di tonalità nelle diverse ore della giornata. E’ un vero gioiello di architettura dorica: maestoso e al contempo elegante.
Il Tempio di Cerere (VI sec. a.C.), in realtà dedicato alla dea Athena, in epoca medievale fu trasformato in chiesa e custodisce, addossate al muro esterno, tre tombe cristiane.
Tra i templi era collocato il “mercato”, cioè la piazza centrale dove si tenevano le assemblee dei cittadini e si venerava la tomba (vuota, in realtà) del mitico fondatore di Paestum. Intorno ai templi e al mercato si estendevano i quartieri abitativi. I resti di case, terme e botteghe che si possono vedere oggi sul sito risalgono in gran parte all’età imperiale (I-V sec. d.C.).
Con la caduta dell’impero Romano anche la città perse di importanza fino alla prima metà del ‘700 quando Paestum diventò una delle località che intellettuali e aristocratici di tutta Europa scelsero come tappa del Grand Tour, il viaggio volto a riscoprire le bellezze storiche del Mediterraneo. Ufficialmente gli scavi alla scoperta del sito archeologico iniziarono nella primavera del 1907 e portarono alla luce moltissimi reperti che oggigiorno possiamo ammirare insieme a diversi templi, a monumenti, al foro e ad altri importanti reperti.
Nel 1952 venne inaugurato il Museo Nazionale, che racconta la storia di Paestum e del suo territorio, dalla preistoria in avanti, conservando reperti dal valore inestimabile.
L’Area Archeologica di Paestum dista circa 35 chilometri dall’Agriturismo Parmenide. Il modo più veloce per raggiungere la zona è in auto. Il percorso sarà di circa 40 minuti.